Durante l’incontro al teatro si è
fatto riferimento a un recente allestimento del Teatro Stabile della Sardegna,
per la regia del suo direttore, Guido De Monticelli. Si tratta de I fratelli Karamazov, dal celebre
romanzo di Dostoevskij. Lo spettacolo è avvenuto in contemporanea con il
recente festival di Filosofia organizzato con la Facoltà di Filosofia della
nostra università. In questo video sono visibili alcune scende dello spettacolo,
i suoi attori e, in parte, le scenografie. Questo può essere un primo modo per
avvicinarsi al modo di lavorare della compagnia del Teatro.
venerdì 25 maggio 2012
Il teatro di Bob Wilson
Un maestro molto celebrato del
teatro contemporaneo è Robert Wilson.
Wilson è americano, è nato in
Texas nel 1941, ma la sua città è New York, dove si trasferisce negli anni ’60 per
studiare architettura (uno dei suoi maestri nel campo dell’architettura – anche
se non si direbbe a giudicare dell’essenzialità del suo stile… - è Paolo Soleri,
di cui seguì l’insegnamento in Arizona). La sua fama si deve in principio allo
spettacolo del 1970 Einstein on the beach,
allestito con le musiche di Philip Glass, il compositore minimalista che ora
gode di una notorietà pari a quella di Wilson.
Gli spettacoli di Wilson sono particolari: non si tratta della messa in scena tradizionale di drammi con uno sviluppo narrativo classico, sono invece grandi coreografie, spesso dilatate nel tempo e nello spazio, in cui l’attore è solo un elemento insieme alla scenografia, alle luci e alla musica. Al confine tra danza e recitazione le perfomance degli attori di Wilson sono spesso contratte e trattenute, si sviluppano secondo tempi rallentati e partecipano della variazione continua della scena che avviene con ritmi controllatissimi.
Per avere un’idea dell’arte e dello stile di Wilson, che per il suo carattere minimale può essere di aiuto anche nel nostro lavoro, esiste un documentario recente, del 2006, prodotto dalla HBO e che si intitola Absolute Wilson. Il video è visibile in rete ed è in lingua inglese. Questo è il link che promuove il dvd: http://www.absolutewilson.com/main.html. Su Youtube si trovano delle clip del filmato: http://www.youtube.com/watch?v=gUWpA7uSYDo.
Gli spettacoli di Wilson sono particolari: non si tratta della messa in scena tradizionale di drammi con uno sviluppo narrativo classico, sono invece grandi coreografie, spesso dilatate nel tempo e nello spazio, in cui l’attore è solo un elemento insieme alla scenografia, alle luci e alla musica. Al confine tra danza e recitazione le perfomance degli attori di Wilson sono spesso contratte e trattenute, si sviluppano secondo tempi rallentati e partecipano della variazione continua della scena che avviene con ritmi controllatissimi.
Per avere un’idea dell’arte e dello stile di Wilson, che per il suo carattere minimale può essere di aiuto anche nel nostro lavoro, esiste un documentario recente, del 2006, prodotto dalla HBO e che si intitola Absolute Wilson. Il video è visibile in rete ed è in lingua inglese. Questo è il link che promuove il dvd: http://www.absolutewilson.com/main.html. Su Youtube si trovano delle clip del filmato: http://www.youtube.com/watch?v=gUWpA7uSYDo.
Su Wilson si raccomanda il
libro Robert Wilson, con scritti di
Franco Quadri, Franco Bertoni e Robert Stearns (Octavo, Firenze 1997).
L’Orlando Furioso di Luca Ronconi (versione televisiva, 1975)
Durante l’incontro al Teatro si è fatto riferimento ad alcuni
lavori molto noti di messa in scena. In particolare si è parlato del celebre
allestimento dell’Orlando Furioso,
curato da Luca Ronconi nel 1969 e adattato dal poeta Edoardo Sanguineti.
Ronconi curerà poi per la Rai un adattamento televisivo dello spettacolo per il
quinto centenario della nascita dell’Ariosto. Oggi possiamo vedere del
materiale relativo allo spettacolo in rete: al link http://www.youtube.com/watch?v=ePw-hkgvs9o,
c’è lo spettacolo trasmesso in televisione (il video è diviso in 5 parti per la
durata complessiva di più di 5 ore).
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