venerdì 25 maggio 2012

Il teatro di Bob Wilson


Un maestro molto celebrato del teatro contemporaneo è Robert Wilson.  Wilson è americano,  è nato in Texas nel 1941, ma la sua città è New York, dove si trasferisce negli anni ’60 per studiare architettura (uno dei suoi maestri nel campo dell’architettura – anche se non si direbbe a giudicare dell’essenzialità del suo stile… - è Paolo Soleri, di cui seguì l’insegnamento in Arizona). La sua fama si deve in principio allo spettacolo del 1970 Einstein on the beach, allestito con le musiche di Philip Glass, il compositore minimalista che ora gode di una notorietà pari a quella di Wilson. 


Gli spettacoli di Wilson sono particolari: non si tratta della messa in scena tradizionale di drammi con uno sviluppo narrativo classico, sono invece grandi coreografie, spesso dilatate nel tempo e nello spazio, in cui l’attore è solo un elemento insieme alla scenografia, alle luci e alla musica. Al confine tra danza e recitazione le perfomance degli attori di Wilson sono spesso contratte e trattenute, si sviluppano secondo tempi rallentati e partecipano della variazione continua della scena che avviene con ritmi controllatissimi. 


Per avere un’idea dell’arte e dello stile di Wilson, che per il suo carattere minimale può essere di aiuto anche nel nostro lavoro, esiste un documentario recente, del 2006, prodotto dalla HBO e che si intitola Absolute WilsonIl video è visibile in rete ed è in lingua inglese. Questo è il link che promuove il dvd: http://www.absolutewilson.com/main.html. Su Youtube si trovano delle clip del filmato: http://www.youtube.com/watch?v=gUWpA7uSYDo.




Su Wilson si raccomanda il libro Robert Wilson, con scritti di Franco Quadri, Franco Bertoni e Robert Stearns (Octavo, Firenze 1997). 

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