Cari ragazzi,
felice di comunicarvi che un certo intervento chirurgico cui avrei dovuto
sottopormi l'8 gennaio, con fastidioso scompiglio del nostro lavoro su Peer
Gynt, è stato sospeso per l'esito incoraggiante di un'ultimo esame medico
fatto in zona cesarini. Felice, naturalmente, per lo scampato, almeno per ora,
tagliamento di pancia, ma soprattutto perché possiamo ripristinare il nostro
incontro dell'11 gennaio e mantenere senza intralci il nostro ruolino di
marcia.
Approfitto di questo messaggio per incoraggiarvi a continuare la
meditazione sul nostro Peer Gynt e a mandarmi, quando volete,
riflessioni, domande, materiali, a cui risponderò volentieri, in modo da
proseguire nell'indagine iniziata. Vi invito poi a completare la lettura del
testo nella sua versione integrale perché, come ha giustamente notato la vostra
compagna Lara, è nell'insieme dell'opera che si può cogliere - nella sua essenza
più profonda - il mondo gyntiano: e allora via, buttiamoci assieme a Peer nel
fantastico volo sulla renna, e poi giù, oltre le terre e il mare, approdiamo con
lui sulle rive del Marocco, fino all'Egitto delle piramidi e alla Sfinge, là
dove sarà incoronato re dei pazzi. E, infine, accompagnamolo, attraverso una
memorabile tempesta con tanto di naufragio, nell'odissea del ritorno. Proprio in
quest'ultima parte, che racchiude gli straordinari, metafisici incontri con il
Passeggero ignoto, il Fonditore di bottoni, l'ormai stracciato Vecchio di Dovre
e il Personaggio magro, e dove vi incrocerete col famoso monologo della cipolla,
metafora forse centrale di tutto il testo, avrete modo di imbattervi in una
straordinaria serie di immagini. Tra queste vorrei segnalarvene una: quella che
trovate alla scena sesta del quinto atto, quando Peer si imbatte nei Gomitoli,
nelle Foglie secche, nei Mormorii nell'aria, nelle Gocce di rugiada, negli Steli
spezzati. Anche le cose, intorno a noi, si muovono e ci parlano (si direbbe,
ci cantano)...
Ce ne faremo qualcosa di tutto questo, se lavoreremo (per ora!) sulla prima
parte? Perché no? E poi chi l'ha detto che lavoreremo solo sulla prima parte e
non faremo incursioni anche nella seconda e nella terza? Questo dipende anche da
voi...
Buona meditazione, allora...
...e BUON NATALE,
Guido
P.S. Il saggio di Georg Groddeck su Peer Gynt verrà presto messo nella cartella dropbox
del workshop.
Al link: http://www.teatrostabiledellasardegna.it/index.php/spettacoli-2012-2013/349-peer-storie-di-un-ladro-di-storie.html troverete anche un mio scritto sull'opera.
...e vi segnalo anche queste immagini molto carine di un pittore norvegese: https://www.dropbox.com/sh/bzyys4jxqjxrl3w/lqBNs7Rxi-